Sulla vicenda dei precari degli enti locali grava la sentenza della Corte di giustizia europea che impone una decisione. «A questo punto - ha detto Caracausi - è necessario un incontro con l’assessore Lanteri. Il 30 giugno abbiamo manifestato per rivendicare i processi di stabilizzazione nelle dotazioni organiche. Ma il pronunciamento della Corte apre nuovi scenari per il percorso di stabilizzazione che andrà affrontata con rinnovata attenzione e la necessaria vigilanza da parte del sindacato per dare risposte certe e adeguate ai lavoratori».».

«La questione – ha rimarcato Milazzo – va però risolta entro l’anno, dal 2017 dobbiamo avere già certezze, specie con una Finanziaria che va approvata a dicembre. Ma la campagna elettorale per le Regionali pare sia partita con largo anticipo e invece che pensare ai lavoratori delle ex Province, ai precari degli enti locali, ai concorsi nella sanità, la politica bada più a nomine e incarichi».

Cautela è stata espressa per il presunto piano di riordino ospedaliero. «C’è stata una gran confusione – hanno dichiarato in coro Milazzo, Caracausi e Coco – ma di scritto e definito non c’è davvero nulla. La sanità siciliana ha i conti in regola, ha fatto tanti passi in avanti e ora manca l’ultimo, con il riordino della rete e un centro spesa regionale, però la politica sta ingarbugliando tutto: dobbiamo puntare a una sanità efficiente, valorizzando le eccellenze senza campanilismi».

«A Catania – ha sottolineato Coco – uno spiraglio si è aperto con la stabilizzazione dei 79 precari dell’Asp 3, una conquista ottenuta grazie alla sinergia tra sindacato e istituzioni».

Infine, preoccupazioni sono state espresse per i tanti Comuni che versano in stato di dissesto mentre il fondo straordinario regionale si è ridotto di un terzo, da 900 a 300 milioni.

Nella foto, da sin. Giuseppe Scirè, Gigi Caracausi, Armando Coco, Mimmo Milazzo, Loredana Dovì
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