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CATANIA - I dipendenti degli asili nido di Caltagirone hanno proclamato lo stato di agitazione: lo comunica la Cisl FP Catania, in una lettera con cui insieme a un'altra organizzazione sindacale spiega i motivi della decisione. "La situazione è critica per tutti i lavoratori - si legge nel documento, firmato dal segretario generale Cisl FP Danilo Sottile e dal segretario territoriale Cisl FP Valeria Laiacona - e ancora non arriva  risposta alle richieste scritte e verbali degli ultimi mesi".

I motivi dell'agitazione

Nel documento si sottolineano i motivi che hanno portato i dipendenti degli asili nido di Caltagirone a proclamare lo stato di agitazione: "Grave carenza di personale comunale - si legge - all’interno dei nidi con inevitabili ripercussioni sui servizi all’utenza; mancata disciplina dell’istituto delle supplenze; decurtazione arbitraria delle ferie delle educatrici per la copertura di periodi in cui le stesse sono formalmente in disponibilità per l’ente; mancata riqualificazione del personale educativo, nonostante le norme in deroga e le risorse extra bilancio ministeriale da cui potere attingere al fine di un efficientamento dei servizi".

Nella lettera, Cisl FP e FP Cgil contestano anche la "mancata concessione di integrazione oraria contrattualizzata e, pertanto, garantita in continuità, ai dipendenti a tempo parziale, nonostante la disponibilità di risorse extra bilancio storicizzate di fonte Ministeriale che potrebbero superare definitivamente il problema delle carenze orarie del personale part time presso i nidi, garantendo, in maniera costante e non a singhiozzo, un servizio duraturo efficiente soprattutto per qual che concerne la continuità didattica/educativa/assistenziale dei bambini, riconoscendo inoltre, anche una maggiore dignità lavorativa ai dipendenti".

Il documento contiene, infine, una proposta di attuazione immediata della normativa regionale, cd. Legge Crocetta, riguardante i parametri relativi al rapporto educatrice/bambino. I lavoratori contestano infatti "l’assoluta mancanza dei presupposti logistici e strutturali necessari per la corretta attuazione di tale normativa (per es. sono del tutto assenti le divisioni in sezioni così come concepite dalla legge citata)"

"Nessuna risposta"

La lettera con cui i sindacati proclamano lo stato d'agitazione sottolinea anche che "la Dirigenza e l'Amministrazione non hanno fornito alcuna risposta alle legittime aspettative del personale interessato e ciò nonostante le numerose richieste scritte e verbali. Peraltro, nel corso di un incontro sindacale tenutosi tempo fa con l’Amministrazione, questa si era impegnata ad effettuare le proprie valutazioni e ad avviare un confronto coi sindacati nel merito di alcune questioni poste, specie con riferimento alle carenze di personale e alle integrazioni orarie. Tale impegno è stato disatteso. Al contrario ne sono seguiti incontri esclusivamente incentrati sulla formulazione di una proposta di Regolamento Comunale sui nidi, decisamente peggiorativa delle condizioni dei lavoratori".

Lo stato di agitazione

Per questo, Cisl FP insieme a FP Cgil proclamano "lo stato di agitazione a partire dal 1 Febbraio 2024; l'astensione volontaria da tutte le prestazioni lavorative straordinarie fatte salve quelle previste dalla normativa per garantire i servizi minimi essenziali o prestazioni in favore esclusivo della cittadinanza; previsioni di lotta con eventuali presidi permanenti".

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