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Nel merito, riteniamo importante distinguere le questioni che vanno affrontate e risolte in Sicilia e quelle che vanno discusse con il governo centrale. Qui, possibilmente ieri e non ora, va sottolineato che la scadenza del 30 giugno, prevista dall'art. 27 della legge di stabilità finanziaria regionale 2016 quale termine per la definizione del piano programmatico triennale per le assunzioni, non è stata rispettata praticamente da nessun comune e che pertanto necessita un chiarimento da parte del dipartimento o meglio ancora un emendamento alla norma.

Altra questione siciliana, cosa fare per i comuni in dissesto? Le risorse ripartite con i decreti 77 e 78, del dirigente generale del dipartimento alle autonomie locali, quanto potranno garantire il pagamento dei precari amministrati da questi stessi comuni? Ancora, le risorse necessarie per "storicizzare" la spesa per finanziarie il precariato ci saranno o no? La nostra "posizione" ideale resta quella di sempre: ruolo ad esaurimento e stabilizzazione per tutti (sulla falsa riga della 285...).

Va però detto che nessuna proposta è pervenuta da parte del governo e dell'amministrazione. Su una cosa vi è stata chiarezza, sia da parte dell'amministrazione che del governo, ambedue i soggetti ritengono impossibile poter ottenere una legge speciale per il precariato delle autonomie locali della Sicilia, cosa questa, a loro detta, già negata dal governo centrale!

Maggiore invece l'apertura rispetto alla storicizzazione della spesa. Baccei la dà già per fatta, pur evidenziando che con i 550 milioni di euro che starebbero per arrivare rimarrebbe da risolvere la sostenibilità delle ex Province. 

Rispetto invece alle questioni da affrontare con il governo centrale, abbiamo sollecitato di richiedere il superamento degli attuali limiti normativi ed economici. A cominciare dal turnover al 25%, patto di stabilità, tetti di spesa ecc.

Inoltre, abbiamo sollecitato, ancora verso il governo romano, che venga urgentemente chiarito se (noi riteniamo di sì) il termine della scadenza per le stabilizzazioni è ora il 31 dicembre 2018. Badiamo bene: "termine della scadenza per le stabilizzazioni" che è diverso dalla semplice proroga al 31 dicembre 2018! Del resto sarebbe quantomeno strano che questo valga per tutti gli altri comparti della pubblica amministrazione e non per i comuni.

A proposito di proposte che il governo non ha oggi rassegnato è parso abbastanza evidente che "la tanto proclamata AGENZIA" non pare per niente accantonata, almeno da una parte del governo regionale...insomma o le idee sono poche e confuse o peggio sono chiare ed ancora nascoste!

Anche per questo, la manifestazione di mercoledì prossimo riteniamo debba essere partecipata in maniera massiccia.

Domani il comunicato ed il volantino unitario sulla manifestazione del 15 giugno che certamente sarà più sintetico e chiaro.